venerdì 2 maggio 2008

L'ospite che non ti aspetti ad Anno Zero

Come era già successo qualche tempo fa, il Corriere della Sera.it scivola nuovamente su un video Rai: questa volta è tratto dalla trasmissione Anno Zero condotta magistralmente da Michele Santoro nel cui studio ieri sera interveniva (si fa per dire!) tra gli ospiti Vittorio Sgarbi.

Il Corrierone titola "Tele-rissa Travaglio-Sgarbi" ma le cose non stanno affatto così.

Nel caso in questione si è trattato di un attacco di una violenza verbale inaudita sferrato contro l'imperturbabile Marco Travaglio da un tal personaggio che non si capisce per quali meriti calchi ancora le scene televisive, nonostante lasci al suo passaggio soltanto una sequela di insulti rivolti a bella posta a chiunque entri in contraddittorio con lui.

Travaglio e Santoro hanno mantenuto il sangue freddo: il primo, restando impassibile benché le prevaricazioni reiterate avrebbero fatto perdere la pazienza anche ad un santo; il secondo, invitandolo ripetutamente ad abbassare i toni, mostrandosi assolutamente convinto che la medicina migliore da somministrare ad una persona che ha perduto il lume della ragione resti, comunque, la persuasione intellettuale.

Parlare di tele-rissa risulta quindi palesemente errato.

Vale forse la pena ricordare alla redazione del Corriere della Sera.it che, come recita il vocabolario della lingua italiana Gabrielli, la rissa è una "Zuffa violenta tra due o più persone, con scambio di offese e di botte".

Che un personaggio del genere possa fare il bello ed il cattivo tempo, avventandosi verbalmente contro gli ospiti in studio, senza che nessuno decida di accompagnarlo garbatamente ma inflessibilmente dietro le quinte, non è proprio un bel vedere.
Ancora più grave è che il pubblico che guarda da casa Anno Zero si veda costretto ad assistere impotente a queste intemperanze per non girare canale e rinunciare definitivamente a quest'ultima riserva televisiva di libero pensiero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Disgraziatamente la RAI, attraverso il suo presidente Claudio Petruccioli se l'è presa con Santoro per aver dato spazio a Grillo, «"il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi"» ( http://www.corriere.it:80/politica/08_maggio_02/petruccioli_santoro_critiche_fca102f2-185c-11dd-915d-00144f02aabc.shtml ).

Lasciamo perdere l'ex comunista Napolitano (come mai non ha trovato mai niente da ridire sulle 113 basi NATO in Italia? è così che si custodisce la Costituzione e si difende la Patria?), ma Petruccioli (ex comunista anche lui, ma così ex da essere oggi «notoriamente amico del presidente Mediaset Fedele Confalonieri, ed il figlio di sua moglie, Giangiacomo Mazzucchelli, lavora al TG5», http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Petruccioli ) -- Petruccioli che attacca Santoro e difende Veronesi (uno dei "papi" del sistema di potere attuale, che non ha mai perso un'occasione per scagionare l'inquinamento ambientale dalle circostanziate e scientificamente più che convincenti accuse di dannosità per la salute, e in particolare di cancerogenicità) resterà una delle pagine più vergognose scritte dai burosauri della RAI.

Cleone

Anonimo ha detto...

P.S. Che le basi NATO in Italia siano 113 è stato poche ore fa smentito dallo Stato maggiore della Difesa, che in una nota afferma che «tale affermazione e' assolutamente non veritiera. L'elenco a cui si e' fatto riferimento, riportato su alcuni siti internet, e' comprensivo di installazioni da tempo in disuso, di basi in uso esclusivo alle Forze Armate italiane e di infrastrutture annesse alle suddette installazioni. [...]».

Già l'espressione «assolutamente non veritiera» fa capire la qualità dei dirigenti militari che ci "difendono". Se non sono 113 sarà un altro numero: perché non ce lo dicono, loro che sanno la versione "assolutamente veritiera" dei fatti?

Cleone