giovedì 5 marzo 2009

La crisi economica ha ingranato la quarta

La crisi accelera. Come risulta evidente da mille indicatori (basta dare una scorsa al listino di Piazza Affari da inizio settimana, per giunta dopo mesi di passione) si sta delineando un panorama economico sempre più terribile.
Che questo sia un cataclisma destinato a lasciare un segno indelebile sul sistema economico internazionale lo dimostra il fatto che soltanto quindici giorni fa la situazione era sicuramente migliore e decisamente più gestibile.
In questo stato di cose, tra tutti i governi del G8 spicca quello italiano che appare assolutamente in ritardo sui tempi: sembra che tale tempesta non solo lo abbia colto completamente alla sprovvista (nonostante il ministro Tremonti si voglia prendere sulla ribalta mediatica il merito di averla prevista prima di altri) ma l’abbia del tutto paralizzato.
Non si ricorda infatti un esecutivo che, in situazioni ben migliori, si sia dato meno da fare di quello capitanato dal grande imprenditore Silvio Berlusconi.
Ma come, ci aveva promesso miracoli ed invece non riesce a combinare praticamente nulla di buono!
La social card e il bonus famiglie a questo punto fanno ridere i polli...
C’è qualcosa che non quadra: la nave italica è squassata da un uragano devastante ma, a dispetto di ciò, a Palazzo Chigi non tira un alito di vento.
Che l’anticiclone abbia scelto la residenza berlusconiana come suo occhio e lasci lo Stivale affondare nella depressione?
Oppure la lotta ai fannulloni sarebbe dovuta partire da Palazzo Chigi?
Ministro Brunetta, se ci sei batti un colpo!

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