martedì 12 maggio 2009

Gli ozi di Casoria e l'affondo di Fassino

Abbiamo esitato molto prima di commentare l’ultima peripezia mediatica del Cavaliere, consci di correre il rischio di scivolare facilmente sulle bucce di banana della trivialità, dei luoghi comuni e dell’ennesimo attacco ad una leadership quanto mai rappresentativa della crisi d’identità che attraversa il Paese.
L’occasione era troppo ghiotta per non fiondarci a commentare la vita pubblico-privata tutt’altro che piatta del premier. Ma era necessario attendere che i panni sporchi della famiglia Berlusconi venissero lavati sulle varie ribalte mediatiche (e con quale foga!) dagli stessi protagonisti, prima di spingerci ad una qualche riflessione.
E’ un fatto che, con la discesa in campo di Berlusconi nel suo salotto preferito, quello di Bruno Vespa, i suoi presunti vizi privati sono diventati d’improvviso pubbliche virtù.
Sì, perché Berlusconi ha rivendicato la lealtà e la trasparenza dei suoi comportamenti che, chissà per quale scherzo del destino, lo hanno portato a festeggiare nell’hinterland napoletano il diciottesimo compleanno di una aspirante velina o parlamentare che dir si voglia, o meglio che Silvio voglia.
Infatti, l'esuberante pulzella ha il privilegio di poterlo chiamare insospettabilmente "papi Silvio". Non solo, ci ha fatto pure sapere che gli è stata molto vicina quando, qualche settimana fa, al Cavaliere è morta la sorella; e di trascorrere assieme a lui vari momenti difficili perché capita sempre più spesso che lui si senta incompreso da tutti, persino dalle televisioni di cui è proprietario.
L’urlo straziato di Veronica Lario, la Didone abbandonata dei giorni nostri, ha finito per consegnarci via etere un nuovo capolavoro dell’epica moderna che solo i posteri sapranno apprezzare fino in fondo, invidiandoci di essere stati contemporanei di cotanto mito.
Ecco a Voi, a reti unificate, la Berlusconeide, con il prode Bondi, nei panni di un appannato Sancho Panza, mentre l’ineffabile Ghedini è nei suoi panni propri, un personaggio che non stupendosi più di niente, ci lascia senza parole ma che proprio per questa sua capacità di volare basso, ma proprio basso, si è guadagnata l’eterna riconoscenza del suo cliente-padrone.
Da dieci giorni a questa parte non si parla d’altro.
Alzi la mano chi non ha visto la manina smaltata della giovane Noemi mostrare come un trofeo il collier di papi? Apprendiamo dal Corriere.it che vale seimila euro: un bel pensierino, non c’è che dire.
Ghedini però ci tiene a rassicurare i telespettatori di Anno Zero rivelando che il Cavaliere, di nascita un generoso, viaggia sempre con una munifica provvista di ori per omaggiare le fortunate.
A questo punto, chi è tanto snob da pensare che le candidature del Pdl per le prossime elezioni debbano essere necessariamente decise a Palazzo Grazioli e non nella nuova capitale dell’impero, l’augusta Casoria?
In fondo la Storia non ci insegna che il grande Annibale, dopo aver attraversato mezza penisola, invece di puntare dritto su Roma, indugiò alquanto a Capua? Casoria non è molto distante…
Fortunatamente gli Italiani hanno scoperto il complotto ordito contro l’indifeso Berlusconi, tant’è che gli ultimi sondaggi gli confermano una popolarità imbarazzante... è lo stesso Cavaliere a ripeterselo incredulo.
In quest’Italia di feste di famiglia con tanto di vip inatteso e di damigelle con il vizio per la politica o per la tv, secondo i gusti di papi; in una democrazia così compiuta da permettere ad un oscuro impiegato comunale di chiamare tranquillamente il cellulare del primo ministro per caldeggiare questa o quella candidatura e magari invitarlo ad una festa per il diciottesimo compleanno della figlia, tutto è divenuto possibile.
Come è normale che gli abbia telefonato per invitarlo ad una festa pur sapendo del grave lutto subito di recente dall’illustre interlocutore e, naturalmente, della sua fittissima agenda di impegni istituzionali…
E’ certo che gli Italiani hanno creduto ad una ricostruzione dei fatti tanto surreale e bislacca da farci temere che dietro ci sia persino lo zampino da mattacchione del fervido Sancho Bondi.
Un momento!
Vi ricordate qualche settimana fa quando il Cavaliere piantò in asso la cancelliera Angela Merkel, durante una cerimonia ufficiale, in riva al Reno per rispondere al cellulare??
Le solite malelingue brontolarono… Ingrati, non lo avevamo capito ma, da vero Padre della Patria, il grande Silvio ci stava impartendo un’autentica lezione di democrazia, snobbando platealmente un premier per intrattenersi forse proprio con il padre di Noemi!
Se l’intelligenza e l’etica pubblica sono giunte così in alto, ci si può più meravigliare di niente? Assolutamente no, neppure che il democratico Piero Fassino si svegli improvvisamente dal profondo torpore in cui era, per nostra fortuna, sprofondato da tempo per dichiarare, con parole truculente, inseguendo la Lega su una pericolosa china di intolleranza xenofoba al limite della violazione dei diritti umani, che "respingere i barconi non è uno scandalo".
Perché stupirsi se la nomenklatura del Partito democratico non abbia concepito, in tanti mesi di dolce far niente, uno straccio di politica dell’immigrazione da contrapporre alle ignobili pulsioni leghiste fino al colmo di prenderle per oro colato?
Possibile che ancora non ci avete capito niente?!
Questi, sono o non sono, i peggiori anni della nostra Repubblica?

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