domenica 15 novembre 2009

Urgono ecoincentivi per la politica italiana

Gli Italiani saranno finalmente contenti… perché da tempo (non) si sentiva la sua mancanza!
Ma la quarantena, dopo i disastri politici degli ultimi due anni, per lui è finita.
Riecco in forma smagliante, pronto a pontificare come e peggio di prima, l’Americano de Roma, per gli amici Se po’ ffà, al secolo Walter Veltroni.
Questa volta intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
Sì, proprio lui: l’inventore di tante intuizioni politiche di insuccesso: dalla "vocazione maggioritaria del Pd", al fenomenale "il capo dello schieramento a noi avverso", al mitico qui lo dico e qui lo nego del suo memorabile "ma anche".
Chi temeva che di lui, dei suoi sconquassi, delle sue batoste elettorali, non sarebbe rimasta traccia nella politica italiana, si sbagliava di grosso.
Eccolo di nuovo in pole position, con la minaccia di fare nuovi sfracelli.
Con la prosopopea di sempre, forse ancora maggiore, pronto a dispensare consigli a destra e a manca, con le sue granitiche certezze.
Quelle che hanno ridotto la sinistra nello stato deplorevole in cui versa, mentre la politica italiana è di nuovo impantanata a discutere una nuova legge ad personam per Silvio Berlusconi, affinché ingiustizia sia fatta fino in fondo.
Ma adesso con Veltroni, ne siamo sicuri, non abbiamo più nulla da temere.
Possibile che nessuno pensi ad introdurre gli ecoincentivi per i politici decotti??

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