martedì 8 dicembre 2009

Il Partito Democratico: Così è, se vi pare!

La grande manifestazione autorganizzata del No B Day del 5 dicembre ha ormai messo in chiaro alcune cose, dalle quali non si può prescindere per sondare gli scenari futuri della politica italiana.

L’onda lunga contro il governo presieduto da Silvio Berlusconi sta salendo rapidamente: il malessere sociale aumenta a vista d’occhio e sentire in televisione i suoi avvocati parlamentari architettare l'ennesimo colpo di spugna per i suoi guai giudiziari, non solo è un’offesa all’intelligenza degli italiani; prima ancora è uno schiaffo alla loro oggettiva condizione di difficoltà economica.

Il processo breve (sarebbe meglio dire nullo) è un’idea così idiota che anche il più inetto dei politici si accorgerebbe all’istante che patrocinare una legge del genere, senza garantire ai magistrati condizioni e strumenti di lavoro adeguati a realizzare in concreto un obiettivo tanto ambizioso, significherebbe legare il proprio nome ad una demenziale mascalzonata.
Pertanto, tra i suoi fidi scudieri, è iniziato il tocco per decidere chi la deve firmare...
Un umile suggerimento. Gli avvocati del premier siano ancora più drastici: che i tre gradi di giudizio si concludano non in sei anni ma in una settimana… e d’incanto, tra sette giorni, la giustizia italiana si sarà sbarazzata di tutto l’arretrato (lasciando le vittime al loro destino e i delinquenti in libertà... ma queste sono sottigliezze!).
Il migliore dei mondi possibile per il compianto Al Capone.
Infatti, se per reggere alle eccezioni di incostituzionalità sulla uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, verranno fatti rientrare nel processo nullo anche i reati di mafia e terrorismo, Spatuzza & gli altri mammasantissima saranno finalmente tacitati: e, ne siamo sicuri, alla chetichella le porte del carcere si apriranno finalmente anche per loro.

Di fronte a questo disastro politico, giudiziario, sociale, economico ed etico, che muove centinaia di migliaia di persone ad inaugurare il ponte dell’Immacolata sulle strade di Roma, non per lo shopping natalizio, ma soltanto per gridare ai quattro venti che il re è nudo, la risposta del Partito democratico è assolutamente inesistente.
Sabato a Roma si sono visti sfilare politici di primo piano del PD, come la presidente Rosy Bindi, ma il segretario Pierluigi Bersani se ne è tenuto fuori, perché rivendica lui, non ci si imbuca nelle manifestazioni degli altri.
Certamente come amministratore di condominio il suo ragionamento non fa una piega ed avrà una luminosa carriera: se ci sono schiamazzi notturni, siano gli inquilini insonni a chiamare il 113, non di certo lui che vive da un’altra parte!

E’ surreale, l’unico grande partito di opposizione in Parlamento si dichiara attualmente non interessato ad opporsi al governo del Cavaliere ed al Cavaliere in persona.
Ma lasciare 300-400mila persone abbandonate a se stesse in piazza San Giovanni e milioni di altri a masticare amaro tra le mura domestiche di sabato sera, non è un suicidio politico?
Per l’amministratore pro-tempore Bersani, così va il mondo
Siamo all'inverosimile che pure Se po’ ffà Veltroni, di fronte all'immobilismo di Bersani, un vero letargo, si sia scoperto improvvisamente movimentista.
Neppure il grande Pirandello avrebbe potuto immaginare un esito congressuale così bislacco e disperante: perchè qui la montagna del PD non ha partorito un topolino, ha optato direttamente per l’interruzione anticipata di gravidanza!
Colui che ha fatto dell’accordo strategico con Berlusconi la cifra della sua stagione politica (e che per questo, neanche un anno fa è stato dimesso dai suoi), proprio Walter Veltroni, si trova adesso a tuonare contro il neosegretario, reo di essere ancora più mozzarella di lui.

Pare ovvio che, in questo penoso stato di cose, senza avere un’alternativa politica semplicemente dignitosa e minimamente credibile, Silvio Berlusconi continuerà a fare il bello e il cattivo tempo ancora a lungo.

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