lunedì 31 maggio 2010

Dal 31 maggio c'è un nuovo stato canaglia

L'attacco della marina militare israeliana alle navi pacifiste in viaggio verso Gaza con gli aiuti umanitari che ha provocato almeno 19 morti, è un attentato terroristico avvenuto con la totale copertura morale e politica (e come potrebbe essere diversamente?) del governo di Tel Aviv.
Infatti, deliranti e raggelanti appaiono, in queste ore, le giustificazioni dei politici israeliani che, già per questo, andrebbero immediatamente messi in stato d'accusa da una corte di giustizia sotto l'egida dell'ONU per terrorismo e crimini contro l'umanità.
Non c'è possibilità di dare una qualche attenuante ad un gesto irresponsabile che, anche sul piano dei rapporti internazionali, sembra teso al solo obiettivo di smantellare i delicati equilibri mediorientali per spingere i paesi dell'area verso una guerra pericolosissima e dalle conseguenze imprevedibili.
Un'azione sanguinosa e vigliacca, quella compiuta dal governo di Tel Aviv, che rende Israele, agli occhi dell'opinione pubblica internazionale, uno stato canaglia; progettata e messa in atto nel totale disprezzo di qualsiasi autorità internazionale.
Speriamo che il mondo intero esprima con solennità una condanna forte e unanime di questa strage di stato, per stroncare sul nascere la deriva terroristica che i governanti israeliani hanno impresso alla politica estera del loro paese.

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