lunedì 27 giugno 2011

E Bersani, leader di cartapesta, appoggia il governo contro i No Tav

Di fronte alle drammatiche notizie provenienti dalla Val di Susa con il governo Berlusconi che militarizza tutto e va all'assalto della popolazione, cosa fa Pierluigi Bersani, leader del PD? 
Per caso interviene in sua difesa? (come sarebbe suo compito, diremmo, istituzionale!).
Macché, addirittura tenta di criminalizzare il movimento, puntellando il governo e la sua svolta autoritaria.
Sentite che cosa ha il coraggio di dire:
"Quelli di stamani in Val di Susa sono avvenimenti spiacevolissimi. C'è molta amarezza da parte nostra. Nel movimento no-Tav ci sono anche frange violente: negarlo significa assolverli e non siamo d'accordo".
Una grande ipocrisia con cui appoggia, neppure tanto velatamente, la spedizione punitiva di Maroni e del governo di centrodestra. Purtroppo per lui le immagini parlano chiaro: di presunti terroristi in Val di Susa non si vede ombra; al contrario, ci sono famiglie intere: madri, padri, nonni, nipoti, che si oppongono alla devastazione insensata della loro terra.
Bravo Bersani!
Come direbbe Maurizio Crozza, "Ragasssi, ma siam passsi?? Mica siam qui a buttar giù Berlusconi..."

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