mercoledì 6 agosto 2014

Pissi pissi... quando l'intellettuale va in tilt

Appurato che “Il governo Renzi se la gioca sul piano dell’innovazione o perlomeno della novità”, “non si capisce per quale sciagurata congiuntura sia così difficile affidare le trattative politiche — specie quelle di peso istituzionale — a una equilibrata via di mezzo: il buon vecchio “carta canta”, un paio di paginette scritte firmate da entrambe le parti e affisse, con chiodi e martello, sulla porta del Palazzo, che tutti possano leggerle, e controllare se alle parole sono poi seguiti i fatti, e se qualcuno abbia fatto il furbo.”
Aspettando d’incontrare la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto, Michele Serra ci rivela la sua dimensione fantastica mettendoci a conoscenza di un tarlo che dal 18 gennaio scorso ne sta fiaccando la resistenza.
Perché è tanto più facile per Renzi farsi un selfie piuttosto che scrivere al computer un documento insieme al Pregiudicato? Magari usando software open source, in tempi di spending review…
"Pissi pissi"... è visibilmente prostrato per l’essersi sottoposto ad una sfida così improba.
Un vasto intelletto, un cuore nobilissimo, una vis polemica immarcescibile: tutto inutile… di fronte alla complessità dell’arcano!
E se qualcuno dentro l’Organizzzzazzzzione pecca di ironia e non coglie fino in fondo la sommessità del tono e la leggerezza a cui il povero intellettuale è per contratto sottoposto a Ferragosto, c’è pure il rischio di subire un downgrading.
Va a finire che a settembre, dall’Amaca ci si ritrovi su uno Strapuntino…
Prima che sia troppo tardi, meglio fare subito le telefonate giuste!
Pronto, Debbbora…

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