giovedì 17 novembre 2016

Ritornano o non se ne sono mai andati? Riecco Veltroni, testimonial del sì

Veltroni chi?
Ah, forse si tratta di Walter Se po' ffà, colui che sdoganò Berlusconi da nemico a "principale esponente dello schieramento a me avverso"; colui che, entusiasta, avrebbe fatto un monumento a Mario Monti nel 2011, nominato da Napolitano senatore a vita e presidente del Consiglio senza alcun passaggio elettorale, il quale dichiarò che suo compito era distruggere la domanda interna.
Walter l'Africano, colui che promise che sarebbe andato in Africa a combattere l'Aids: sì, proprio il leader politico che avrebbe voluto il suicida pareggio di bilancio in Costituzione ancor più di corsa del professore bocconiano esortandolo in una lettera aperta su Repubblica; che da poco più che cinquantenne fa il pensionato di lusso con vitalizio mensile superiore ai 9'000 euro, colui che voleva bucare il Pincio per farne un maxiparcheggio sotterraneo multipiano.
Sì, insomma quello del loft a New York... o del sacco di Roma con il nuovo piano regolatore che ha permesso ai palazzinari romani di costruire "ben 70 milioni di metri cubi di cemento, per un consumo di territorio naturale di almeno 15 000 ettari (una superficie più grande di quella del comune di Napoli)".
Ancora non è chiaro? Quello che a fine 2007 annunciò che alle successive elezioni il PD avrebbe corso da solo, facendo cadere anzitempo il secondo governo Prodi. 
Proprio Walter, capolista per anni del PCI che dichiarò di non essere mai stato comunista, che preferisce Craxi a Berlinguer...
Parliamo proprio del sindaco di Roma dal 2001 al 2008, il cui braccio destro è stato coinvolto negli ultimi anni nelle vicende di mafia capitale.
Ci avremmo scommesso qualsiasi cifra che avrebbe votato sì al referendum! 
Una ragione in più per correre a perdifiato al seggio domenica 4 dicembre ed esprimere un gigantesco NO!



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