giovedì 10 novembre 2016

E' la democrazia, bellezza!

Mentre Renzi innesta frettolosamente la retromarcia per tentare di riavvicinarsi a Trump rimangiandosi goffamente tutto ciò che gli vomitava addosso solo qualche ora fa, i media, la cui sonora batosta di ieri sembra proprio non sia servita a niente, insistono enfatizzando le  manifestazioni di chi è sceso in piazza in America per protestare contro la sua elezione.
Alla faccia delle democrazia!
Si dà il caso che la vittoria di Donald Trump sia stata decisa da trenta milioni di americani; che cosa rappresentano adesso poche migliaia di persone deluse? Nulla!
A meno che Repubblica & c. non condividano un particolare concetto di democrazia secondo cui se vince la solita élite radical chic, è tutto ok; ma se a vincere sono gli altri, allora la democrazia non va più bene.
E' lo stesso schema eversivo che si usa con i 5Stelle: l'Italicum andava bene finché i sondaggi davano per vincente il PD; ma se forse così vincono loro, è immediatamente da cambiare, perché a vincere deve essere il PD!
Ma ciò non ha nulla a che vedere con la democrazia!
Piuttosto è la PDcrazia: la PartitoDemocrazia, ovvero la dittatura del PD, partito di potere che ad esso ha sacrificato ormai pure la sua identità!
Il voto di ieri significa proprio questo: lungi da un'appartenenza ideologica che tutto irrigidisce e troppe volte deforma, il popolo americano ha dimostrato tutta la propria insofferenza verso l'establishment: guai a farlo arrabbiare! 
Ha ancora una volta avuto ragione Grillo: è stato un gigantesco Vaffa...
Il campanello d'allarme che ormai dall'Italia del M5S alla Brexit, alle presidenziali USA, suona in tutto l'occidente è che le élite devono sapere che non è più il tempo di sentirsi superiori alla 'plebe' e di gestire il potere come per investitura divina, quasi che le elezioni fossero divenute un noioso adempimento burocratico.
Se la gente si accorge che fai esattamente il contrario di ciò che ti eri impegnato a fare, se tradisci tutti gli slogan che ti eri dato finendo per svuotarli di ogni significato, se (è il caso di Obama) hai sprecato otto anni della tua amministrazione senza essere riuscito a combinare un granché, impoverendo la classe media, rendendo il mondo più insicuro, combattendo il terrorismo più sui giornali che nei vari teatri di crisi, alimentando il sospetto che stai seguendo una strategia inconfessabile, beh, ti meriti di essere rispedito a casa da un Trump qualsiasi, a dispetto di tutti i limiti che quest'ultimo palesa.
Intanto se qui in Italia, qualche sapientone dei media vorrà avvertire il Cialtrone, mai eletto da nessuno e che punta tutto sulla velocità e sul furto di sovranità, che è in arrivo il conto anche per lui, almeno gli risparmierà l'amara sorpresa che ieri ha ricevuto la Clinton.

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