Non credo che queste atlete incarnino il simbolo dell'italianità.
Sono bravissime italiane ma farne una questione di colore della pelle è
assurdo anche in termini positivi.
La questione
immigrazione è molto ma molto più complessa perché riguarda l'esodo di
intere popolazioni da un territorio all'altro e nulla ha a che fare con
il razzismo ma con la condivisione di tradizioni, abitudini, usi,
lingue, costumi. In altri termini se il popolo svedese si trasferisse
improvvisamente in Italia i problemi sarebbero esattamente gli stessi.
Metterla
in termini di discriminazione razziale impedisce una discussione serena
che ancora non è stata avviata ma che deve partire da due presupposti
imprescindibili:
1. non è in discussione il salvataggio di vite umane in mare ma la gestione dei flussi a terra;
2. si deve stabilire quale sia la massima capacità ricettiva, in termini di accoglienza, del Paese.
Chiariti e concordati questi punti, si può iniziare a discutere di tutto il resto.
Già questa sarebbe di per sè una prova di maturità per noi tutti.
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