lunedì 20 dicembre 2021

Quando la classe non è acqua: superba prova di giornalismo di Corrado Formigli

 


Emblematica della qualità del giornalismo televisivo la serie di domande che Formigli pone al prof. Tutino, docente di Storia e Filosofia in un liceo romano, nel corso dell'ultima puntata di Piazza Pulita in onda il giovedì sera su La7.  
Il docente rifiuta di farsi iniettare il farmaco genico sperimentale, cosiddetto "vaccino anti Covid19". 
Il conduttore  parte subito alla grande: "Lei ha di che sopravvivere senza lo stipendio?".  
Ottima pure la seconda incursione: "Ma a lei, le fa proprio paura il vaccino?"  
Geniale poi la successiva osservazione: "Il problema è che lei potrebbe vaccinarsi e continuare la sua battaglia contro il Green Pass perché vaccinandosi potrebbe mettere in sicurezza le altre persone".
Ragionamento questo che non fa una piega, un capolavoro di coerenza logica. 
Purtroppo gli sfugge il piccolo dettaglio che è scientificamente falso che il vaccino metta in sicurezza le altre persone. Se ciò corrispondesse al vero, l'Italia con ormai il 90% di sierizzati, non dovrebbe chiudere di nuovo per Natale, dopo un anno dal MIRACOLO dell'apparizione sul pianeta Terra del Dio Vax.  
E quando il prof denuncia il ricatto a cui è stato sottoposto, Formigli cade dalle nuvole: Ohibò, ma "quale sarebbe il ricatto?!!"  
AAA. Cercasi volontario in grado di farglielo capire. Impresa titanica, offresi lauta ricompensa!   
Tant'è, subito dopo rilancia, com'è suo solito tenendosi il mento in mano, con quel suo tipico fare assorto da profondo, severo conoscitore dell'animo umano: "Ma qui non si tratta di un diritto individuale della propria sfera ma anche dei diritti degli altri..." 
E sbotta: "Ma ci sono stati 140'000 morti, professore!"  
Un'altra amnesia! Evidentemente Formigli ignora che dei 130'468 morti registrati nel 2020, solo il 2,89% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 è stato dovuto direttamente al Covid 19: esattamente 3.783 (Rapporto ISS Ottobre 2021).  
Ed incalza: "Se lo ricorda nel 2020 per quanto tempo ci domandavamo: ma quando arriveranno questi vaccini?... Poi abbiamo gridato al miracolo. Oggi che ce li abbiamo, poniamo il tema che il vaccino è un'imposizione... in così poco tempo?"  
Evidentemente Formigli non sa neppure che contro sanitari, insegnanti, forze dell'ordine, il governo Draghi con il DL di fine novembre abbia lanciato l'ultimatum: "O vi vaccinate, conservando il posto di lavoro (dunque lo stipendio) o non lo fate e... finirete sotto un ponte (morendo di fame)!".  
Ma come si fa a chiamare imposizione cotanto gesto di generosità!  
Come non possiamo essere completamente d'accordo con lui? Che, da par suo, sferra l'attacco finale alle residue resistenze del docente di Storia e Filosofia: "Lei sta portando una battaglia personale ma ha smarrito il senso della collettività! E lo sa perché glielo dico? Lei è un professore amato a scuola. Non ha pensato che oltre al problema della sicurezza e della sanità, lei pone un problema alla sua classe, alla sua scuola perché toglie continuità d'insegnamento? Quindi fa una danno ad una piccola comunità, quella dei suoi studenti". 
Ha ragione Formigli: il prof viene cacciato dal governo Draghi ma la responsabilità è la sua, senza ombra di dubbio! 
Rammentiamocelo! Nella malaugurata ipotesi che subissimo una rapina, inutile andare a denunciare il fatto alla polizia: la colpa è la nostra, che abbiamo indotto il povero rapinatore a puntarci la pistola alla tempia per toglierci il portafoglio! Se glielo avessimo ceduto di nostra spontanea volontà non lo avremmo costretto a rapinarci.  
Ma che mascalzoni che siamo stati ad istigare al un reato un onesto rapinatore!!!  
Standing Ovation a Corrado Formigli, un grande professionista, protagonista ancora una volta di una superba lezione di giornalismo!!!

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