Il Vaticano si scaglia contro uno dei conduttori del concerto del 1° maggio parlando di attacco terroristico nei confronti del Papa. Ecco uno stralcio delle parole dette da tal Andrea Rivera nel corso della manifestazione musicale: "La chiesa non si è mai evoluta. Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana".Non sembra che fosse la sede più opportuna per dire certe cose... ma appare evidente che, nel pressapochismo di frasi gridate di impulso, non ha certo commesso chissà quale reato (nè peccato?).Eppure il quotidiano del Vaticano risponde così: "E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore. E' vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile".Sembra incredibile che si possa reagire in modo così scomposto e, quel che più preoccupa, intimidatorio. Questo giovanotto avrà pure straparlato, dato il contesto, ma sicuramente ha espresso un'opinione che non è poi così azzardata o minoritaria.Se l'Ossevatore Romano perde così facilmente la calma e fa diventare un perfetto sconosciuto di colpo un paladino del laicismo è il segno che oltre Tevere regna una grande confusione, se non altro lessicale: chi parla in nome dell'amore dovrebbe stare molto attento ad usare un linguaggio assai poco amorevole e misericordioso.Ma forse ci siamo persi qualche puntata...
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