E così la manifestazione degli indignados d'Italia è diventata la ribalta ideale per gli uomini incappucciati che sabato pomeriggio hanno messo a ferro e fuoco il centro di Roma.
Naturalmente i media ne sono stati, a volte per colpa ma molto spesso per dolo, la cassa di risonanza, tanto da trasformare un grande evento politico in una straodinaria vicenda di ordine pubblico.
E i poveri celerini mandati allo sbaraglio a fronteggiare l'emergenza sono diventati le vittime sacrificali insieme ai cittadini, che hanno visto le loro strade devastate da una furia organizzata, e ai manifestanti che si sono letteralmente dati alla fuga, vista l'impossibilità di far ragionare queste falangi paramilitari.
La polizia, secondo quanto asseriscono le sue sfere di comando, avrebbe subito individuato la matrice anarco-insurrezionalista degli uomini neri, attribuendo alle frange estreme della sinistra la responsabilità di quanto avvenuto.
Ma nessuno si è sentito in dovere di dare spiegazioni sul fatto che questi personaggi, in migliaia, siano potuti penetrare nel mezzo della manifestazione senza che neppure uno di loro sia stato intercettato preventivamente.
Se già era nota la matrice della sinistra antagonista, ci spieghino cosa mai la Digos abbia fatto nei giorni precedenti la guerra urbana, quando già in rete si minacciavano momenti difficili.
E così è stato fatto passare al grande pubblico televisivo il teorema che i No Tav sono dei terroristi, con la Casta che ipocritamente versa lacrime di coccodrillo.
Fateci caso, sull'onda emotiva scaturita dai fatti di Roma, il governo Berlusconi, ad un passo dal baratro (avendo il giorno precedente conseguito una fiducia risicata con 1 solo voto di maggioranza assoluta!), ha ripreso fiato e tutta la Casta ha potuto nascondere le proprie responsabilità dell'attuale sfascio economico e sociale, nascondendosi dietro la camionetta dei Carabinieri criminalmente data alle fiamme.
Negli anni Settanta, la chiamavano strategia della tensione e ha permesso, con una stagione di bombe e stragi ancora irrisolte, alla partitocrazia di perpetuare le proprie mani sulla nostra democrazia.
A quarant'anni di distanza e le dovute differenze, la Storia si ripete ma la memoria di quei fatti per gran parte degli Italiani, anche semplicemente per motivi anagrafici, si è persa irrimediabilmente.
E' forse un caso che, grazie agli uomini neri, verranno seriamente inibite tutte le prossime pacifiche manifestazioni di protesta?
Così anche se le formiche sono sempre più incazzate, da sabato 15 ottobre, non lo potranno più dare a vedere e la peggiore classe politica dell'Italia repubblicana appare ora più fiduciosa sui propri luminosissimi destini personali. Alla faccia del 99% di persone che non ne possono più di questo stato di cose.
Bravi black bloc, la Casta vi ringrazia!
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