sabato 20 giugno 2015

Fate presto!


La vogliamo dire tutta? Matteo Renzi è al capolinea! 
Ma chi glielo va a dire? La pattuglia dei piddini che con il porcellum ha trovato finalmente il sospirato posto al sole? 
Bersani che ad ogni pié sospinto dichiara che sì lui critica ma è sempre disposto a votare la fiducia?
Le scompaginate truppe berlusconiane che non sanno più a quale leader votarsi? 
I media che lo hanno montato fino a farlo impazzire come la maionese?
Questo guitto da reality show ha fra l’altro consegnato le sorti del Paese nelle mani della Merkel e di Obama e, spergiurando che va tutto a gonfie vele, distrugge pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ciò che resta dell’economia del Paese e del suo fitto ed articolato tessuto di piccole e medie imprese: in questo è veramente un rottamatore, come ha voluto presentarsi sin dagli esordi sulla ribalta politica nazionale. 
Se lui continua imperterrito a parlare a vanvera, in platea si comincia a sbadigliare rumorosamente, mentre il Paese affonda sotto i colpi di quella che si è rivelata una vera e propria arma di distruzione di massa: l’Euro.
Al di là dei finti numeri, guarniti ad arte da Palazzo Chigi, bastano le immagini: ormai in ogni strada di tutte le città italiane sono più le saracinesche abbassate delle vetrine illuminate. 

Un’autentica desolazione.
In giro, per la prima volta dagli anni ’50, si vede tanta miseria e disperazione.
Cosa bisogna ancora aspettare per spedirlo a casa? E' il momento giusto. 

Anche perché la stagione gli consentirebbe subito di riciclarsi e di raccattare un posto di animatore in un villaggio turistico.
Ma... fate presto!

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