Per capire l'inettitudine e il temperamento da voltagabbana dei dirigenti piddini basta solo analizzare l'atteggiamento mostrato dal premier e segretario del PD Renzi in questi giorni nei confronti del referendum di Tsipras.
Dietro alle gonnelle della Merkel, non ha detto una sola parola di solidarietà ai Greci, anzi li ha duramente contestati!
Purtroppo per noi tutti, la situazione greca è molto meno grave di quella italiana e se Renzi avesse avuto un minimo di attaccamento alla bandiera avrebbe sfruttato l'occasione storica per fare fronte comune con Tsipras contro la politica di folle austerità dei tedeschi.
Ed invece niente! Se ne è restato alla finestra a godersi lo spettacolo per vederne l'esito prima di sbilanciarsi, in un senso o nell'altro (per lui fa uguale)!
Dietro alle gonnelle della Merkel, non ha detto una sola parola di solidarietà ai Greci, anzi li ha duramente contestati!
Purtroppo per noi tutti, la situazione greca è molto meno grave di quella italiana e se Renzi avesse avuto un minimo di attaccamento alla bandiera avrebbe sfruttato l'occasione storica per fare fronte comune con Tsipras contro la politica di folle austerità dei tedeschi.
Ed invece niente! Se ne è restato alla finestra a godersi lo spettacolo per vederne l'esito prima di sbilanciarsi, in un senso o nell'altro (per lui fa uguale)!
Viltà e sudditanza psicologica ai tedeschi e sordità al grido di dolore
che viene dal Paese reale: ovvero, una politica colpevolmente suicida.
Questa sera, comunque vada, cercherà di vendersi come colui che era dalla parte giusta.
Ma se dovessero vincere i NO, cavalcare la vittoria di Tsipras sarebbe l'ulteriore riprova della sua totale inaffidabilità di uomo politico e di statista.
Già a livello europeo, la sua credibilità rasenta lo zero.
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