Ma dov'è finito il suo popolo? Senza la macchina organizzativa
del partito (che agli Italiani costa un occhio della testa!), oggi in
piazza del Popolo non ci sarebbe praticamente nessuno. Sono più le
bandiere, nuove di zecca, che le persone: molti ne agitano due insieme!
Ma dove sono gli operai, le famiglie, i giovani, le mamme, i nonni, gli zii, i
precari, i co.co.co., le casalinghe, i disoccupati?
Eppure è una
magnifica giornata di sole!
E' l'Italia della narrazione renziana: fatta di sagome, non di vite, di pullman non di passeggini o di biciclette, di voci non di cori, di gerarchi non di compagni.
La telecamera si concentra sul palco e quando fugacemente si rivolge al pubblico zooma sulle prime file in modo da non far percepire le dimensioni della piazza: camuffare i vuoti gonfiando i pieni.
Desolante spettacolo di fine regime.
E' l'Italia della narrazione renziana: fatta di sagome, non di vite, di pullman non di passeggini o di biciclette, di voci non di cori, di gerarchi non di compagni.
La telecamera si concentra sul palco e quando fugacemente si rivolge al pubblico zooma sulle prime file in modo da non far percepire le dimensioni della piazza: camuffare i vuoti gonfiando i pieni.
Desolante spettacolo di fine regime.
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