Un Paese che non riesce a condannare gli assassini di una strage
silenziosa e devastante come quella causata dalle microfibre di amianto,
che nella sola Casale Monferrato, sede principale dello stabilimento
Eternit, hanno provocato non meno di 2000 morti, non merita alcuna fiducia: è
un paese senza futuro!
Nessun episodio di cronaca nera di questi
anni, pure il più cruento e raccapricciante, è semplicemente
paragonabile nelle dimensioni alle incredibili sofferenze procurate alla
popolazione inerme e ignara dall'inquinamento generato da questa
fabbrica di proprietà di una multinazionale svizzera che, con i suoi
cinque stabilimenti sparsi per l'Italia, ha seminato morte e distruzione
di interi nuclei familiari.
Eppure, di fronte all'esecrazione generale dei cittadini, alla coscienza civile di un intero popolo così duramente turbata, le Istituzioni tacciono!
Questo è il Paese in cui se rubi una mela al supermercato subisci un processo per direttissima e ti sbattono in guardina.
Ma se distruggi la vita, i sogni, le vite fisiche di migliaia di persone (uomini, donne, bambini in carne e ossa!) con un processo produttivo altamente inquinante, finalizzato esclusivamente al profitto privato, beh, te la cavi, nella peggiore delle ipotesi, con una bella prescrizione.
In altre circostanze, puoi persino fare carriera politica ed aspirare alle massime cariche di queste Istituzioni malate.
Che razza di democrazia è quella in cui pagano sempre le stesse persone e la cui classe dirigente, responsabile di mille nefandezze, è per definizione intoccabile.
Quando si tratta di mettere sotto accusa i comportamenti negligenti, colposi e dolosi, della Casta, questa si chiude a riccio e attiva meccanismi di autotutela (questa volta la prescrizione!) che rendono impossibile giudicarla: sia politicamente, grazie alle ripetute leggi ad personam, sia giudizialmente negando con cavilli da azzeccagarbugli l'accertamento dei crimini e la condanna dei responsabili.
Perché poi, sul piano squisitamente tecnico, c'è da domandarsi come sia possibile mandare in prescrizione un reato gravissimo come quello di strage!
Perché di strage in questo caso si tratta!
Purtroppo la Terra dei Fuochi è ovunque nel nostro Paese!
Due sole sono le alternative: o noi cittadini ce ne andiamo, lasciamo questo Paese al suo disgraziato destino nelle fauci della nomenklatura, che ne scarnificherà fino all'ultimo brandello di territorio e di risorsa morale, oppure finalmente ci indigniamo e li mandiamo sonoramente ed inderogabilmente TUTTI A CASA!
Eppure, di fronte all'esecrazione generale dei cittadini, alla coscienza civile di un intero popolo così duramente turbata, le Istituzioni tacciono!
Questo è il Paese in cui se rubi una mela al supermercato subisci un processo per direttissima e ti sbattono in guardina.
Ma se distruggi la vita, i sogni, le vite fisiche di migliaia di persone (uomini, donne, bambini in carne e ossa!) con un processo produttivo altamente inquinante, finalizzato esclusivamente al profitto privato, beh, te la cavi, nella peggiore delle ipotesi, con una bella prescrizione.
In altre circostanze, puoi persino fare carriera politica ed aspirare alle massime cariche di queste Istituzioni malate.
Che razza di democrazia è quella in cui pagano sempre le stesse persone e la cui classe dirigente, responsabile di mille nefandezze, è per definizione intoccabile.
Quando si tratta di mettere sotto accusa i comportamenti negligenti, colposi e dolosi, della Casta, questa si chiude a riccio e attiva meccanismi di autotutela (questa volta la prescrizione!) che rendono impossibile giudicarla: sia politicamente, grazie alle ripetute leggi ad personam, sia giudizialmente negando con cavilli da azzeccagarbugli l'accertamento dei crimini e la condanna dei responsabili.
Perché poi, sul piano squisitamente tecnico, c'è da domandarsi come sia possibile mandare in prescrizione un reato gravissimo come quello di strage!
Perché di strage in questo caso si tratta!
Purtroppo la Terra dei Fuochi è ovunque nel nostro Paese!
Due sole sono le alternative: o noi cittadini ce ne andiamo, lasciamo questo Paese al suo disgraziato destino nelle fauci della nomenklatura, che ne scarnificherà fino all'ultimo brandello di territorio e di risorsa morale, oppure finalmente ci indigniamo e li mandiamo sonoramente ed inderogabilmente TUTTI A CASA!