Il Corriere delle sera on line pubblica un video tratto dalla trasmissione Ballarò di martedì scorso, sottotitolato: "Ballarò, lite Casini-Pecoraro / Offese e insulti su Rai 3"
Chi clicca il video si aspetterebbe di assistere a quella parte di trasmissione in cui effettivamente si è verificato un diverbio tra Pierferdinando Casini, leader Udc, e Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente e leader dei Verdi: il primo che accusa il ministro di aver abbandonato Napoli ai cumuli di rifiuti. L’altro che, in precedenza, gli ha rinfacciato il sostegno dato al presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato; le inadempienze della società del gruppo Impregilo nell’appalto milionario per lo smaltimento dei rifiuti nel napoletano e le proteste inscenate per l’apertura di discariche nell’avellinese da parte proprio di esponenti locali dell’UDC.
Davvero uno scontro al calor bianco tra i due, come giustamente sottolineato proprio dal direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, ospite della trasmissione in collegamento audio-video con lo studio di Ballarò.
Ci saremmo, quindi, aspettati di rivedere le immagini del diverbio che, ad occhio e croce, nel momento più incandescente della contesa, non ha superato i sei minuti.
Ebbene: se guardate il video, troverete soltanto l’invettiva infuocata di Casini ma manca completamente il duro intervento di Pecoraro Scanio, del quale vengono riportate soltanto alcune battute di contenimento dell'intemperanza verbale del suo interlocutore, per giunta anche tagliate in maniera grossolana.
Chi quindi crede di assistere al battibecco per come si è effettivamente svolto resta veramente sconcertato dato che gli viene riproposto solo l’affondo scomposto di Casini.
E’ una esemplare dimostrazione di come, semplicemente estrapolando ad hoc una parte di una più ampia disputa verbale, si possa rappresentare un evento televisivo in modo del tutto difforme da come si è realmente sviluppato davanti alle telecamere.
Grazie al Corriere della Sera sappiamo adesso come sia estremamente semplice, ritagliando la scena giusta con un montaggio appropriato, deformare completamente la dinamica di uno scontro verbale in televisione tra due esponenti politici, mettendo in ombra (forse è meglio dire in cattiva luce) solo uno di essi.
Nel caso specifico a farne le spese è stato il leader dei Verdi che, come può riconoscere agevolmente chi ha seguito in diretta televisiva il dibattito, ha interloquito con straordinaria efficacia con Casini.
Ma dal video riportato dal Corriere si direbbe esattamente il contrario, essendo stato riproposto praticamente solo il “sopra le righe” di Casini con un Pecoraro Scanio sulla difensiva. Nè la voce fuori campo della giornalista che commenta l'episodio aiuta a capire: al contrario, pare semplicemente confezionare l'assolo del primo.
E si sa, in televisione (e non solo!) chi urla di più sembra che abbia la ragione dalla sua parte.
Come mai questo strafalcione on line del Corriere? Perchè evidenziare solo le parole del leader UDC e censurare quelle del ministro?
Eppure era presente in trasmissione addirittura il direttore Paolo Mieli!
Chi clicca il video si aspetterebbe di assistere a quella parte di trasmissione in cui effettivamente si è verificato un diverbio tra Pierferdinando Casini, leader Udc, e Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente e leader dei Verdi: il primo che accusa il ministro di aver abbandonato Napoli ai cumuli di rifiuti. L’altro che, in precedenza, gli ha rinfacciato il sostegno dato al presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato; le inadempienze della società del gruppo Impregilo nell’appalto milionario per lo smaltimento dei rifiuti nel napoletano e le proteste inscenate per l’apertura di discariche nell’avellinese da parte proprio di esponenti locali dell’UDC.
Davvero uno scontro al calor bianco tra i due, come giustamente sottolineato proprio dal direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, ospite della trasmissione in collegamento audio-video con lo studio di Ballarò.
Ci saremmo, quindi, aspettati di rivedere le immagini del diverbio che, ad occhio e croce, nel momento più incandescente della contesa, non ha superato i sei minuti.
Ebbene: se guardate il video, troverete soltanto l’invettiva infuocata di Casini ma manca completamente il duro intervento di Pecoraro Scanio, del quale vengono riportate soltanto alcune battute di contenimento dell'intemperanza verbale del suo interlocutore, per giunta anche tagliate in maniera grossolana.
Chi quindi crede di assistere al battibecco per come si è effettivamente svolto resta veramente sconcertato dato che gli viene riproposto solo l’affondo scomposto di Casini.
E’ una esemplare dimostrazione di come, semplicemente estrapolando ad hoc una parte di una più ampia disputa verbale, si possa rappresentare un evento televisivo in modo del tutto difforme da come si è realmente sviluppato davanti alle telecamere.
Grazie al Corriere della Sera sappiamo adesso come sia estremamente semplice, ritagliando la scena giusta con un montaggio appropriato, deformare completamente la dinamica di uno scontro verbale in televisione tra due esponenti politici, mettendo in ombra (forse è meglio dire in cattiva luce) solo uno di essi.
Nel caso specifico a farne le spese è stato il leader dei Verdi che, come può riconoscere agevolmente chi ha seguito in diretta televisiva il dibattito, ha interloquito con straordinaria efficacia con Casini.
Ma dal video riportato dal Corriere si direbbe esattamente il contrario, essendo stato riproposto praticamente solo il “sopra le righe” di Casini con un Pecoraro Scanio sulla difensiva. Nè la voce fuori campo della giornalista che commenta l'episodio aiuta a capire: al contrario, pare semplicemente confezionare l'assolo del primo.
E si sa, in televisione (e non solo!) chi urla di più sembra che abbia la ragione dalla sua parte.
Come mai questo strafalcione on line del Corriere? Perchè evidenziare solo le parole del leader UDC e censurare quelle del ministro?
Eppure era presente in trasmissione addirittura il direttore Paolo Mieli!
Tra i due contendenti, è chiaro, il cuore del quotidiano di via Solferino batte per Pierferdinando Casini; ma è altrettanto evidente che quel video è una pessima prova di giornalismo, non degna di un quotidiano come il Corriere della Sera.
Ecco il link per la puntata della trasmissione di Giovanni Floris come riproposta per intero da Rai click: il battibecco (dura 6 minuti circa) inizia al 24° minuto; questa, invece, è la versione tagliata del Corriere della Sera che si trova nella rubrica Corriere TV.