Con le dimissioni con effetto immediato di Guido Rossi dal cda della Telecom si chiude una delle pagine più oscure del libero mercato di casa nostra. La riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che il nostro capitalismo è fatto in massima parte di grossi predatori che del sistema di regole per il suo funzionamento si infischiano altamente; anzi si fanno vanto di aggirarlo pur di arraffare il più possibile ai danni dei piccoli risparmiatori. L'Italia vista da Rossi è simile alla Chicago anni ruggenti: un quadro desolante in cui, in mancanza di uno Stato che faccia rispettare le leggi innanzitutto ai potenti, vige qualcosa di molto simile alla legge della giungla.Ecco perchè può succedere che una società importante come la Telecom possa essere nelle mani di chi ne possiede una percentuale da prefisso telefonico (!)... ma che ne dispone proprio come fosse un suo bene personale.
Diamo a Beppe Grillo la possibilità di rompere le uova nel paniere a chi ha in disprezzo i diritti dei tanti cittadini che hanno a cuore le sorti di un pezzo così significativo d'Italia.
Nessun commento:
Posta un commento