Il post domenicale è a buon diritto dedicato alla senatrice di Forza Italia Anna Cinzia Bonfrisco che l’altro giorno nell’aula del Senato ha interrotto il discorso di Gerardo D’Ambrosio, che interveniva nel dibattito parlamentare sulla legge Mastella, urlandogli contro come una forsennata la frase “Sei un assassino, assassino. Sei un criminale. Oggi è il tuo giorno!”.L’isteria ingiuriosa della senatrice le ha regalato 5 minuti di notorietà (senza l’attuale legge elettorale porcata che ha lasciato carta bianca nelle candidature alle segreterie di partito, chi l’avrebbe mai votata?) ma fa riflettere tutti noi su quella dose di moderazione, riflessività e comprensione che l’introduzione delle cosiddette quote rosa garantirebbe, come si sente dire come un ritornello, nella politica italiana.Trattare la questione delle pari opportunità uomo – donna alla stregua di un problema di tutela della biodiversità purtroppo espone a rischi di questo genere: e di ciò la sinistra ne porta in gran parte la responsabilità.Ma non è questa l’occasione per parlare del qualunquismo di sinistra.Ciò che colpisce è che un dibattito politico al Senato della Repubblica degeneri come la peggiore assemblea di condominio senza che nessuno, tra le autorità istituzionali presenti in aula, si prenda la briga di espellere la senatrice colpita inopinatamente da crisi nervosa.Nè, successivamente, di deferirla all' organismo disciplinare di competenza: di certo, non bastano le pur severe parole del presidente di turno Caprili per mettere la parola fine sul grave episodio.Presidente Marini, se ci sei, batti un colpo!Postato il 15/7/2007 alle 11.26 scrivi un commento
Nessun commento:
Posta un commento