martedì 25 marzo 2008

Il Financial Times è assai critico con il duo Veltroni - Berlusconi

E venne il giorno in cui finalmente da Oltremanica qualcuno, riferendosi a Walter Veltroni e Silvio Berlusconi, leader di due partiti nuovi di zecca, il PD e il PDL, scrisse: "It is the leaders who choose their lists, in most opaque fashion. Mr Berlusconi, the centre-right opposition leader, and Walter Veltroni, the head of the ruling centre-left Democratic party, failed last year to agree on electoral reform. Mr Berlusconi, comfortably ahead in opinion polls, wanted lists to stay. Both have since been ruthless in exploiting their power to shape parliament."
Lo dice il Financial Times nell'edizione on line di sabato scorso in un editoriale a firma di Guy Dinmore.
L'articolo è molto critico nei confronti dei due leader che, gattopardescamente, hanno cambiato tutto per non cambiare niente.
Quando il pubblico si annoia o è ostile ma serve la sua attenzione, esordisce il prestigioso quotidiano economico inglese, niente di meglio che dargli l'illusione di poter scegliere mentre invece si tiene in piedi il vecchio ordine.
E giù le critiche su come si sono compilate le liste elettorali e sui due leader che le hanno decise in modo molto opaco.
Viene riportata pure la perla del Cavaliere sul consiglio dato alla giovane precaria di sposare un uomo ricco come suo figlio.
E così la finta novità dei due colossi partitici tanto sbandierata dalla strana coppia Veltroni - Berlusconi riceve la prima sonora bordata di fischi da un autorevole osservatorio internazionale.
Complimenti!

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