E così la strana coppia Bossi Berlusconi ha salvato il deputato del Pdl Marco Milanese, braccio destro di Giulio Tremonti, dall'arresto.
Un'altra delle pagine nere della democrazia italiana, che ormai non si contano più.
Le nostre istituzioni sono da tempo svuotate di ogni credibilità e la sovranità, che ancora la Costituzione declama appartenere al popolo, è di fatto alla mercé di due personaggi vecchi e malconci, diventati bersaglio del ludibrio internazionale.
Negli stessi minuti in cui la maggioranza Pdl Lega salvava Milanese dalle patrie galere con una votazione al fotofinish (312 contro 305) lo spread tra i nostri BTP e i Bund tedeschi volava a 411 punti, a conferma di un discredito che ha varcato da tempo non solo i confini nazionali ma persino gli oceani.
Come si possa continuare così, con l'uno che delira di secessione e l'altro che grida al complotto mentre il clamore degli scandali attorno a lui diventa assordante, è cosa che supera l'umana comprensione.
Nel frattempo il Paese, abbandonato a se stesso, sta affondando inesorabilmente e la rabbia sociale ha oltrepassato il livello di guardia: prova ne siano i fischi e gli insulti che, non più tardi di ieri, il sindacato di polizia ha riservato al ministro della difesa Ignazio La Russa, uscendo da Montecitorio.
E con lo spread che si allarga sempre di più, la falla di bilancio rischia di non essere più arginabile, nemmeno se si mettesse mano in fretta e furia all'ennesima manovra lacrime e sangue (20 miliardi di euro?), fra l'altro già data per certa da molti osservatori.
Soltanto il Presidente della Repubblica, nel suo ruolo istituzionale, può evitare la catastrofe invitando ufficialmente Berlusconi a raggiungerlo al Quirinale per l'ultimo atto.
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