Tanto tuonò che alla fine piovve.
Dalle prime indiscrezioni uscite sulla manovra finanziaria impressionante, secondo le parole pronunciate solo qualche giorno fa dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, sembrano confermarsi le più fosche previsioni della vigilia: una serie di provedimenti che scuciono altri soldi agli italiani già al verde, ridicolizzando il budget della sanità e i trasferimenti agli enti locali.
Dalle prime indiscrezioni uscite sulla manovra finanziaria impressionante, secondo le parole pronunciate solo qualche giorno fa dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, sembrano confermarsi le più fosche previsioni della vigilia: una serie di provedimenti che scuciono altri soldi agli italiani già al verde, ridicolizzando il budget della sanità e i trasferimenti agli enti locali.
E con il contributivo a tutti, si portano le pensioni d'anzianità all'età di vecchiaia con 41 anni di servizio per le donne e addirittura 42 per gli uomini (dal 2018, 66 anni per le donne per andare via), si azzera l'indicizzazione delle pensioni al costo della vita, vengono imposti forti aumenti per le aliquote Iva, Irpef, si reintroduce l'Ici con aumenti fino al 30%....
Di contro, i tanto propagandati provvedimenti per la crescita sono pochissima cosa se non praticamente inesistenti.
Ma partiti e mass media fino a qualche settimana fa non dichiaravano all'opinione pubblica che la pressione fiscale in Italia aveva ormai raggiunto un limite invalicabile??
Anche la guerra ai privilegi viene data per persa prima ancora di essere combattuta.
Infatti, nonostante la distruzione di massa del sistema previdenziale pubblico, restano intatte le pensioni di chi percepisce 10-30 o addirittura 90.000 euro netti al mese!
Forse ci voleva proprio un professorone della Bocconi per pianificare scientificamente una simile carneficina sociale.
Analizzeremo con scrupolo e la necessaria serenità i decreti che sin da stanotte verranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale... ma la prima sensazione è che la manovra di Monti sia più drammatica di come la si fosse prospettata solo fino a ieri.
E quel che è più grave, ha un segno marcatamente di classe.
La nostra dirigenza, invece di fare pubblica ammenda dei gravi errori compiuti per averci portato in questa situazione gravissima, non solo non torna sui propri passi o getta la spugna ma addirittura rilancia con nuove vessazioni che hanno un solo tratto distintivo: l'impopolarità.
Quasi che l'obiettivo ultimo del governo Monti non sia il pareggio di bilancio ma la svolta autoritaria.
Intanto si inaugura la macelleria sociale, elegantissima, coltissima, assai sobria...
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