C'eravamo illusi che il governo di Mr. Mario Monti potesse rimettere finanziariamente in piedi l'Italia, anche a costo di metterne in ginocchio l'economia, con una manovra lacrime e sangue espressamente volta a colpire lavoratori e pensionati.
Il motto era Berlino val bene una messa, cioè pur di evitare il default gli Italiani sono disposti a sobbarcarsi l'onere di una crisi nata all'estero e propagatasi nel nostro Paese a causa della speculazione internazionale ma soprattutto di una classe politica e dirigente parassitaria e incompetente.
Il governo guidato da Silvio Berlusconi è stato il simbolo di questa discesa agli inferi.
Ma oggi ci accorgiamo che, finito l'effetto dei mille miliardi con cui la Bce di Mario Draghi in un paio di mesi ha inondato di liquidità il vecchio continente e il suo sistema finanziario, la situazione resta particolarmente fragile con prospettive drammatiche, nonostante la riforma delle pensioni più severa d'Europa, le finte e per certi versi ridicole liberalizzazioni, un aggravio fiscale per i contribuenti italiani a livello di record, la stucchevole quanto vergognosa battaglia ingaggiata dalla ditta Monti & Fornero per abolire di fatto l'articolo 18 e lasciare mano libera ai licenziamenti senza giusta causa né giustificato motivo.
Alla fine della fiera, siamo al punto di partenza: bravo Monti, hai fatto proprio un buon lavoro!
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