Il quotidiano di Carlo De Benedetti, Repubblica, come è noto, da sempre porta avanti contro Beppe Grillo e il M5S una campagna diffamatoria senza quartiere che negli ultimi tempi, soprattutto dopo l'esito delle ultime elezioni politiche, ha assunto i toni fondamentalisti di una crociata, spesso volgare e di sistematico travisamento dei fatti.
Non staremo qui a riepilogare la quotidiana vergogna di un organo di informazione che, da autorevole giornale lib lab, è scivolato rapidamente nel degrado morale di fogliaccio che, ormai completamente perso qualsiasi freno deontologico, progetta continui assalti verbali al vetriolo contro questa nuova forza politica e il suo leader.
L'abisso morale in cui è precipitata la redazione di largo Fochetti è oggi ben testimoniato dal box preparato nel pomeriggio per l'edizione on line, ovvero Repubblica.it.
Il pretesto questa volta è stata la dichiarazione di Beppe Grillo che a proposito dell'iniziativa legislativa che la ministra Cecile Kyenge ha annunciato nell'intervista di Lucia Annunziata per far acquisire immediatamente la cittadinanza italiana ai figli nati in Italia di stranieri residenti, ovvero l'applicazione del principio dello ius soli, ha così commentato sul suo blog:
"In Europa non è presente,
se non con alcune eccezioni estremamente regolamentate, lo ius soli.
Dalle dichiarazioni della sinistra che la trionferà (ma sempre a spese
degli italiani) non è chiaro quali siano le condizioni che
permetterebbero a chi nasce in Italia di diventare ipso facto cittadino
italiano. Lo ius soli se si è nati in Italia da genitori stranieri e si
risiede ininterrottamente fino a 18 anni è già un fatto acquisito.
Chi vuole al compimento del 18simo anno di età può decidere di
diventare cittadino italiano. Questa regola può naturalmente essere
cambiata, ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli
effetti di uno ius soli dalla nascita. Una decisione che può cambiare
nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto
di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente.
Inoltre, ancor prima del referendum, lo ius soli dovrebbe essere materia
di discussione e di concertazione con gli Stati della UE. Chi entra in
Italia, infatti, entra in Europa."
Ed ecco il box confezionato a Grillo dall'impareggiabile redazione di Repubblica.it:
Il "pacco" confezionato da Repubblica.it a Beppe Grillo, immortalato alle 19.15 |
Fate attenzione: la notizia che sui muri di Pisa è comparsa un'orribile scritta contro la ministra Kyenge viene inserita accanto all'immagine di Grillo ed al suo distinguo sullo ius soli, che come si può vedere, non è una bocciatura tout court ma una posizione assolutamente moderata e responsabile.
Il contrario di quel populismo demagogico che Repubblica prima per anni gli ha contestato strumentalmente quale principale capo d'imputazione in una sorta di infinito processo mediatico, ma che adesso disinvoltamente brandisce come arma di distrazione di massa.
In ogni caso, cosa c'entra Grillo con la vergognosa scritta comparsa a Pisa???
Perché questo accostamento infamante???
Lo vogliamo dire senza tanti giri di parole.
Quella compiuta questa volta da largo Fochetti non è solo l'ennesima porcata contro il M5S: è una mascalzonata bell'e buona!
Altre parole sono superflue.
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