Tira un'aria nuova in Italia.
Malgrado le maledette bombe dei criminali eversori e i terremoti di madre natura, non c'è niente da fare per resistere a questo vento liberatore!
Il Paese vuole voltare pagina: quello fatto da gente in carne e ossa che lavora, che studia, che si danna l'anima per arrivare a fine mese.
Non ne può più della vecchia politica fatta da tanti sepolcri imbiancati che si ergono a difensori della patria per poi continuare a fare i loro privatissimi comodi.
Che issano la bandiera del lavoro, della difesa dei diritti dei lavoratori, dei pensionati, della crescita economica (ultimo tormentone mediatico in ordine di tempo), della battaglia per i beni comuni, per poi non battere ciglio contro il malaffare, le discriminazioni sindacali, le pensioni al di sotto della sussistenza, le cartelle pazze, l'inquinamento assassino degli inceneritori, la gestione privata dell'acqua pubblica, le tante morti sul lavoro e per un lavoro che più non c'è; contro il dissesto idrogeologico, morale, economico e ambientale causato dagli appetiti formidali dei grandi potentati, delle mille cricche, delle infinite mafie del nostro Paese.
Che, sotto sotto, spingono per opere gigantesche e inutili come la Tav, che si raccomandano per ottenere l'ennesima rata dell'abrogato finanziamento pubblico ai partiti (solo 1.000 miliardi delle vecchie lire dal 2008 ad oggi!), che esaltano il modello Marchionne che ha portato in cassa integrazione persino gli impiegati di Mirafiori, che accettano che si stia in Afganistan ufficialmente a portare la democrazia mentre la stessa viene continuamente umiliata e offesa in Italia, che hanno accettato che il primo atto del governo Monti fosse la riforma previdenziale più severa d'Europa ma anche la più inutile per uscire dalla crisi in cui questi stessi personaggi ci hanno portato.
E se tu gli fai notare che hanno cambiato le carte in tavola, rinnegando le battaglie civili che pure avevano cavalcato per conquistare consenso politico, questi stessi personaggi ti danno del populista, dell'estremista, e anche di molto ma molto peggio.
L'ABC della vecchia politica, il trio Alfano-Casini-Bersani, non incanta più nessuno!
Lo sberleffo più sonoro i cittadini lo hanno rivolto proprio a Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, un colosso politico senza testa, senza gambe, senza piedi, ma soprattutto senza anima: è bastato un soffio di libertà e l'entusiasmo di tanti ragazzi per farlo crollare miseramente.
Se al ballottaggio di Parma, il ragazzo del movimento di Beppe Grillo Pizzarotti riesce a surclassare il grigio uomo della nomenklatura bersaniana Bernazzoli, vuol dire proprio che un'altra politica è finalmente possibile.
Ma anche a Genova e a Palermo, con Marco Doria e Leoluca Orlando, trionfano i candidati che il Pd non voleva.
Sì, forse è proprio l'alba di una nuovo inizio!
2 commenti:
Sono d'accordo al 100% con quello che hai scritto, e speriamo di riuscire a mandarli a casa tutti quanti e al più presto questi "politici" ammuffiti che hanno affossato l'Italia, e lo stanno facendo oggi più di sempre! Non li posso più vedere, sono tutti uguali e del popolo italiano gliene importa ZERO! Se non se ne vanno faremo la stessa fine dei poveri Greci che hanno subito la stessa "cura" prima di noi, è solo una questione di tempo.
Che bello sentirsi finalmente in tanti a sperare in un cambiamento che fino a qualche mese fa sembrava davvero impossibile. Via i farisei dal tempio!
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