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giovedì 8 novembre 2018

Poveraccio... adesso aiutatelo!

Stavolta Repubblica ha mantenuto un minimo di deontologia professionale, non affogandosi a pubblicare una notizia che aveva tutto il sapore della fake news.
Non ci voleva molto: perché era inverosimile che qualcuno potesse pronunciare parole come quelle, attribuite a Rocco Casalino, portavoce della Presidenza del Consiglio, se non in un particolare contesto: appunto, un'esercitazione teatrale!
La cosa disperante è che il PD si è buttato a corpo morto sulla bufala, uno spezzone video di 14 anni fa, a conferma che a Largo del Nazareno sono ridotti alla disperazione: neppure hanno aspettato che la loro Pravda desse fuoco alle polveri!
Un minimo di circospezione avrebbe dovuto suggerire a Renzi di pazientare un attimo, verificando di persona come fosse possibile che Repubblica si fosse perduta un'occasione tanto ghiotta. Spalare fango sul M5S, in modo peraltro così comodo e a costo zero, senza la necessità di spendere denari per sguinzagliare giornalisti alla ricerca della pistola fumante, magari in polverosi archivi catastali, come accaduto due giorni fa per il vicepremier Luigi Di Maio: tentativo, anche quello, andato a vuoto miseramente.
No! Matteo da Rignano, non poteva aspettare!
Come un pugile ormai alle corde, si è subito catapultato al centro del ring, sperando di giocare sull'effetto sorpresa per ribaltare così, all'ultima ripresa, una stagione politica davvero tremenda per lui. 
Così, non solo ha lanciato i suoi bravi all'arrembaggio, silurando Casalino via Facebook, ma, di fronte alla secca smentita di quest'ultimo, corroborata da numerose  e autorevoli fonti, non ha arretrato di un millimetro, ribadendo via tweet, la richiesta di dimissioni.
Coprendosi, ancora una volta di ridicolo: insomma, ko tecnico.
Poveraccio, adesso aiutatelo!
Stavolta Repubblica ha mantenuto un minimo di deontologia professionale non affogandosi a pubblicare una notizia che aveva tutto il sapore della fake news.
Era inverosimile che chiunque potesse pronunciare parole come quelle se non in un particolare contesto: appunto, un'esercitazione teatrale.
La cosa disperante è che il PD si è buttato a corpo morto sulla bufala, uno spezzone video di 14 anni fa, a conferma che  lì sono ridotti alla disperazione: neppure hanno aspettato che la loro Pravda desse fuoco alle polveri!
Un minimo di buonsenso avrebbe dovuto suggerire a Renzi di pazientare un minuto prima di dare avvio all'ennesimo attacco suicida contro il M5S.
Invece non solo ha lanciato i suoi bravi all'arrembaggio, silurando Casalino via Facebook, ma, di fronte alla smentita, non ha arretrato di un millimetro, ribadendo via tweet, la richiesta di dimissioni.
Poveraccio, aiutatelo!

domenica 23 settembre 2018

Rocco Casalino, la macchina del fango e... l'idropulitrice di Byoblu

Il fuorionda pubblicato da HuffPost di Rocco Casalino non solo non scandalizza ma corrobora la sensazione, molto diffusa tra la gente, che finalmente, cacciati gli oligarchi (ovvero farisei e mercanti dal tempio), si possa iniziare una stagione di riforme in campo economico che restituisca ai cittadini il diritto di tornare al centro dell'attenzione delle Istituzioni e di non sentirsi più, come purtroppo è sempre accaduto finora, l'ultima ruota del carro, semplicemente un limone da spremere, il cui succo a null'altro deve servire che a consolidare la rendita di potere della nomenklatura: di destra o di sinistra che sia, non fa differenza.
Sentire parole autentiche, ancor di più in quanto carpite da una conversazione privata, non può che giovare allo spirito e rinvigorire le speranze di un vero cambiamento, malgrado i vecchi poteri si giochino adesso tutte la carte ancora in loro possesso per ostacolare questo processo e mettersi di traverso.
Ma in questa partita costoro non possono più spendere sul tavolo di gioco la carta più importante: quella della democrazia, formidabile asso pigliatutto. 
Perché i cittadini gli hanno voltato le spalle. Anche grazie all'informazione che fa pulizia di Byoblu!