Alle 18,06 la Corte Costituzionale ha reso pubblico il suo verdetto: il lodo Alfano è illegittimo.
La legge voluta fortemente dal premier Silvio Berlusconi per garantire l'immunità processuale alle Alte cariche ed approvata in soli 25 giorni (un vero record!) nel luglio 2008, così proteggendosi dai giudizi pendenti a suo carico, e che ha visto la promulgazione lampo da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è INCOSTITUZIONALE.
L'illegittimità che pure uno studente di giurisprudenza alle prime armi avrebbe facilmente riconosciuto ma che almeno tre delle quattro Alte cariche (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e Presidente del Consiglio) nonché l'autore, Angelino Alfano, ministro di Grazia e Giustizia, evidentemente IGNORAVANO, è stata dichiarata solennemente dalla Suprema Corte.
Il grave strappo alla nostra Carta fondamentale viene così rammendato da una sentenza storica della Corte, costretta a riunirsi e a decidere in un clima incandescente, sotto la palese minaccia del Ministro per le Riforme Istituzionali, Umberto Bossi, di mobilitare il popolo in caso di bocciatura della legge.
"Noi potremmo entrare in funzione trascinando il popolo. Il popolo ce lo abbiamo, sono i vecchi Galli'', ha dichiarato mentre i giudici costituzionali erano riuniti in camera di consiglio.
Che dire? Per fortuna che la Suprema Corte c'è!
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