lunedì 16 maggio 2011

Il Movimento 5 Stelle fa crollare la II Repubblica!

I risultati delle amministrative stanno regalando agli Italiani, dopo anni di inesorabile degrado della nostra democrazia per opera del finto bipolarismo targato PD-PDL, una gran bella notizia: il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo raggiunge alle prime proiezioni il 9% a Bologna, il 5% a Milano, Torino, Napoli, doppiando in molti casi il cosiddetto Terzo Polo.
Finalmente, centrodestra e centrosinistra arretrano e subiscono una sonora sberla da parte dei cittadini della rete, stanchi di sentirsi presi in giro e sfruttati da una casta di politici incompetenti, incapaci, che vive alle loro spalle e che hanno fatto della cosa pubblica merce di scambio e terreno di conquista per le organizzazioni criminali.
Dove il PDL subisce le sconfitte più sonore lo si deve, infatti,  non agli uomini del partito democratico ma ad esponenti della società civile come Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia, che si sono imposti all'attenzione generale per la loro militanza di cittadini contro le vecchie mafie politiche.
Non vince la protesta, come i media di regime, presi in contropiede, si affretteranno a strepitare sin dalle prossime ore: vince la Politica, quella con la P maiuscola, quella che in tutti questi anni ha visto soccombere nel loro silenzio omertoso e connivente, la parte migliore della nostra Italia, l'Italia dei giovani e delle persone oneste.
Un grandissimo grazie a Beppe Grillo ed Antonio Di Pietro, uomini che in questo lunghissimo inverno della nostra repubblica ci hanno aiutato a  non perdere la speranza; e a giornalisti veri come Milena Gabanelli, Marco Travaglio, Michele Santoro, lucidi osservatori di questo regime in decomposizione, ma anche testimoni di un'Italia migliore che non aspetta altro che scacciare i mercanti dal tempio.

1 commento:

giuseppe DVR ha detto...

Finalmente si accorgono di noi, e già danno indicazioni di isolarci, come antipolitica, io chiedo a Beppe Grillo di farsi portatore dell'idea di vera libertà, e di spingere affinchè per i referendum si possa votare quantomeno in tutta Italia e non solo nei luoghi di residenza. Basta mettere in rete i nomi degli aventi diritto al voto, e al seggio elettorale, fornito di un accesso alla rete, venga verificato il diritto al voto, e quindi si fa votare col codice fiscale inserito in rete. Brunetta, vuole semplificare solo le cavolate con la posta certificata, ma ci deve dare il diritto di distruggere le leggi che i cittadini ritengono essere delle burle, o peggio delle prese per il c.... Saluti a tutti e "Crescete e Moltiplicatevi"