L'uomo del pizzino a Mario Monti, al secolo Enrico Letta, già nipote del luogotenente del Pdl, Gianni Letta, balzato agli onori della cronaca per le sue stravaganti analisi senza né capo né coda con cui, per conto del Pd, ha per settimane maltrattato l'intelligenza degli Italiani che il martedì sera, nel vuoto assoluto della programmazione Rai-Mediaset, si avventuravano disperati nel salotto televisivo di Ballarò, se ne è uscito con un'altra delle sue fulminanti battute.
In un'intervista al Corriere della Sera di oggi testualmente dichiara: "preferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto che disperdersi verso Grillo".
Parola del vicesegretario del Pd!
Delle due l'una: o Bersani lo manda casa per le vie brevi, invitandolo a cambiare immediatamente casacca, oppure (come succederà al 99,9%, da metterci la mano sul fuoco!) continuerà a fare finta di niente, pacatamente confermando ciò che va dicendo l'impertinente nipotino del fedele consigliere di Silvio Berlusconi.
Ma così facendo finisce, suo malgrado, per dare ragione a Beppe Grillo che da tempo immemorabile ripete che Pdl e Pd-l sono praticamente la stessa cosa.
PS: Nell'anniversario della presa della Bastiglia, leggere che un leader del centrosinistra inviti gli elettori, piuttosto che esortarli ad impegnarsi personalmente in politica (come molti di loro hanno iniziato a fare, anche grazie al Movimento 5 Stelle), addirittura a votare per la destra berlusconiana, ci fa tornare in mente la regina Maria Antonietta che, di fronte alle proteste popolari dilaganti in mezza Francia per la mancanza di pane, non trovò di meglio che esclamare con spontaneità: "Che mangino brioches!".
PS: Nell'anniversario della presa della Bastiglia, leggere che un leader del centrosinistra inviti gli elettori, piuttosto che esortarli ad impegnarsi personalmente in politica (come molti di loro hanno iniziato a fare, anche grazie al Movimento 5 Stelle), addirittura a votare per la destra berlusconiana, ci fa tornare in mente la regina Maria Antonietta che, di fronte alle proteste popolari dilaganti in mezza Francia per la mancanza di pane, non trovò di meglio che esclamare con spontaneità: "Che mangino brioches!".
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