giovedì 27 gennaio 2022

Il castello di menzogne piano piano sta venendo giù. Aspettando Norimberga

Quanti si sono resi responsabili di aver procurato indicibili sofferenze alla popolazione con una continuativa condotta criminale nella convinzione dell'impunità e che hanno perseguitato nelle forme più abiette e malvagie gli ex complottisti, già no vax, ora no pass, cioè coloro che hanno cercato invano in ogni modo di farli ragionare appellandosi per ultimo al senso di umanità, dovranno pagare con pene esemplari per i gravissimi reati commessi, singolarmente ed in associazione.  

Il fatto che qualcuno di loro cerchi ora di tirarsene fuori alla men peggio, magari contribuendo fuori tempo massimo a far trapelare brandelli di verità, dopo mesi di spietata caccia alle streghe sostenuta da una violenta disinformazione e da una perdurante campagna di odio (basti pensare a cosa ancora ieri l'altro si sono permessi di minacciare in tv), non ne attenuerà nemmeno di un millimetro la posizione giudiziaria.

Per la maggioranza di loro la contestazione riguarda reati talmente gravi che nessuna pena sarà mai sufficiente a saldare il debito che hanno maturato nei confronti non semplicemente della collettività ma, davvero senza enfasi, del genere umano. 

Infatti solo tra qualche anno potremo valutare con precisione i contorni della strage che si sta consumando, di cui già ora emergono segnali allarmanti, per effetto di una politica sanitaria pervicacemente sconsiderata, basata esclusivamente sull'imposizione di massa di farmaci sperimentali attraverso pratiche ricattatorie e di discriminazione sociale che si sono tradotte nella negazione di diritti universali.  

Una nuova Norimberga attende costoro e noi tutti staremo in vigile attesa che giustizia sia fatta.

Fino in fondo.

lunedì 24 gennaio 2022

Per il Quirinale, l'ineffabile segretario del PD Enrico Letta sogna Draghi

Che la dirigenza del PD sia ormai completamente scollata dalla propria base elettorale e più in generale dai problemi dell'Italia è fatto notorio. 

Continua ad impressionare però la distanza persino psicologica che pure è confermata dall'ultimo intervento tv del suo segretario Letta: sembra un alieno, direttamente catapultato sulla Terra dal pianeta Marte. 

Ci fa sapere che se il PD avesse i numeri ci condannerebbe a Draghi, il commissario liquidatore del Paese, colui che in un solo anno è riuscito a distruggere ciò che restava del tessuto economico-sociale di quella che era fino a qualche anno fa la quarta potenza economica del mondo. 

Colpisce l'assoluta mancanza di sensibilità rispetto al cataclisma economico-finanziario che si sta abbattendo e deflagrerà nelle prossime settimane sulle famiglie italiane grazie ai servigi dell'uomo di Goldman Sachs, il quale agisce per conto della nomenklatura europea. 

Questa ha sempre tentato di affossarci, gelosa delle nostre enormi potenzialità culturali, intellettuali ed ambientali. 

Mario Draghi sta lì appunto ad assicurarsi che il cappio venga ben stretto attorno al collo del Paese, per poi lasciarci alle 'cure' del direttorio franco-tedesco che, tramite il Mes, ci assesterà il definitivo colpo di grazia. 

In questo quadro veramente fosco, abbiamo un personaggio, che la sera della vigilia delle Presidenziali, si presenta ad ora di cena in tv, scuro in volto, ad esternare la propria preoccupazione per il fatto che il PD non ha i numeri sufficienti per portare al Quirinale il 'vile affarista', come ebbe modo di appellarlo l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Quando la realtà supera la più cupa immaginazione.